{phocadownload view=file|id=37|text=Comunicato Stampa – 11.02.2012|target=b}
Al mercato ortofrutticolo di Vittoria, in data 10 febbraio 2012, la Guardia di Finanza ha consegnato le comunicazioni giudiziarie per alcuni reati amministrativi addebitati ad alcuni “funzionari della direzione mercati di Vittoria” con il concorso di 15 ditte concessionarie, a cui sono stati posti i sigilli ai box.
I reati di cui si tratta, riguardano l’abuso d’ufficio per volture di concessioni e mancati provvedimenti disciplinari per alcune concessionarie di box, operanti al mercato di Fanello.
Questi i fatti, quindi un quinto dei box del mercato da oggi inattivi, ci chiediamo con quali conseguenze sotto l’aspetto commerciale ed economico nel territorio?
Vorremmo chiarire, una volta per tutte, che i Concessionari di Vittoria nulla hanno a che fare con la mafia, come si vorrebbe far credere, anzi sono per la legalità e soprattutto il lavoro; respingono tutte le illazioni fatte nei loro confronti e per questo affermano che se ci sono persone o fatti che vanno contro le leggi e i regolamenti, vanno sicuramente denunziate da chi ne è a conoscenza ma con i fatti non a “chiacchiere” e ridicole “pallonate”. Per questo invitiamo tutti a dire, in merito ai Concessionari e al Mercato di Vittoria, di cose certe e provate, senza fare di tutta l’erba, un fascio e senza illazioni inutili e dannose che in questo momento ci sembra lo “sport di moda” per alcuni “vili” personaggi.
Rammentiamo a tutti che nella struttura di Fanello, i Concessionari sono parte attiva e “primo motore commerciale”, ma sono anche persone dignitose e responsabili del lavoro che fanno e che danno, sempre indirizzato a difesa vera del Produttore agricolo e del territorio. Per questo vogliamo anche noi, come tutte le categorie che qui lavorano, un po’ di rispetto, di attenzione e di onestà mediatica, altrimenti se si ritiene che siamo “scomodi”, in blocco, togliamo il disturbo e diamo spazio ad altri.
Per quanto sopra invitiamo tutti alla calma e alla ponderazione, aspettando le conclusioni della magistratura e poi eventualmente giudicare chi ha sbagliato, non prima, anche perché potrebbe essere stato fatto qualche errore e in ogni caso, si parte sempre dalla presunzione di innocenza non di condanna.
Solidali con tutti i colleghi Concessionari, fiduciosi di una veloce azione legale chiarificatrice, Vi salutiamo.
Il Presidente Filippo Giombarresi